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Magda Negri

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È ora della profondità politica

Consiglio la lettura dell'articolo: Le acrobazie di una doppia maggioranza di Antonio Polito.

Polito ha ragione: Renzi e tutto il PD devono dimostrare ora una maggiore profondità politica.

Basta con la propaganda populista, rimettiamo le cose sulle gambe giuste: il Senato nella sua forma attuale è inadatto per una democrazia governante perché i premi di maggioranza regionale del Senato elettivo con funzioni di voto del bilancio e di fiducia al governo fanno della maggioranza governativa un gioco d’azzardo.

Che cosa ha davvero trattato Renzi con Berlusconi? Nessuno è in grado davvero di dirlo ed è quindi necessario che il dibattito venga parlamentarizzato.

Se Berlusconi si tirerà indietro è sommamente pericoloso e degno di ogni sospetto minacciare di procedere da soli e minacciare il referendum.

È ora della profondità politica: bisogna costringere Forza Italia a continuare sulla base di chiarezza nel dibattito pubblico, se no sarà fin troppo facile per la destra italiana ricordare che nel 2006 furono solo loro a presentare una compiuta riforma costituzionale fondata su riduzione di deputati e senatori, sul Senato, sull’elezione diretta del Premier, sulla devolution - anche se confusa. La sinistra organizzò il rifiuto di quella riforma. Noi riformisti della sinistra insieme al quotidiano di allora Il Riformista organizzammo puntuali proposte alternative al "no".

Adesso Berlusconi fa confusione - ma noi facciamo propaganda.

La geopolitica è destino

Molto grave la decisione di Renzi di mettere persone indagate o con comunicazioni giudiziarie tra i sottosegretari sia del PD che di NCD. Paghiamo stupidamente un prezzo elettorale serio e ne esce subito compromessa l'immagine del leader. 

Consiglio tutti di leggere il bellissimo articolo di Panebianco sul Corriere della Sera Italiani tiepidi sul dramma ucraino.Manca lo stimolo del nemico interno sulla freddezza delle opinioni pubbliche occidentali in relazioni al dramma ucraino.

Come Freud scriveva che la biologia è destino, così potremmo dire che la geopolitica è destino, anche in occidente.

Decadenza di Berlusconi

All'ora fatale delle 17,47 di ieri guidavo e non ho potuto vivere in diretta la decadenza di Berlusconi dal senato. Una giornata seria e triste.

Resto dell'opinione che non bisognava modificare il regolamento del Senato e garantire il voto segreto. Il risultato non sarebbe cambiato.

Berlusconi è più in campo che mai e ha iniziato la difficilissima campagna per le europee.

Il comportamento del PD in questa occasione è stato sempre lineare, con i toni giusti, quei toni che dovrebbero garantire la convivenza democratica nei momenti più difficili.

Adesso, prima e dopo le primarie, dobbiamo evitare di assommare doroteismo e demagogia. Il lavoro riformista del governo deve essere accelerato e concreto. Siamo già in campagna elettorale

Sul tema della decadenza di Berlusconi, consiglio la lettura dell'articolo di Antonio Polito su Il Corriere:  

Sulla manifestazione della FIOM

Era il 1976 (o il  1977) quando Forattini pubblicò la famosa vignetta di un Berlinguer in pantofole e vestaglia, distratto davanti alla TV, mentre passava un grande e combattivo corteo di metalmeccanici.

Trentasei anni dopo si verifica la stessa dinamica. Epifani ha risposto benissimo a 360 gradi e ha difeso benissimo il ruolo del PD in questa difficile esperienza di governo. A ciascuno la sua funzione e cerchiamo di massimizzare alla fine i risultati.

Su questo tema, suggerisco la lettura dell'articolo:

 

Pericoloso il ritorno in campo di Berlusconi

L'intervista rilasciata ieri da Veltroni al Corriere della Sera mi sembra la riflessione più matura sul portato delle primarie interne del Pd e sullo stile con cui dovremo affrontare l'imminente campagna elettorale, attenti a non cadere nella vecchia trappola del vecchissimo Berlusconi.

La Direzione Provinciale PD di Torino di venerdì sera ha avuto invece un andamento del tutto diverso: troppa animosità, poca consapevolezza che il Pd è grande e resterà grande - se continuerà a giocare con le due punte Renzi e Bersani, generica percezione del senso provocatorio ma molto pericoloso del ritorno in campo di Berlusconi.

Siamo troppo tranquilli, ci sentiamo la vittoria in tasca, e non riusciamo a capire che il Senato potrà essere ancora una grande roulette. Interessanti in proposito i dati dei seggi al Senato pubblicati dal Sole 24 Ore.

Manifestazioni giovanili e reti familiari

Ha ragione Elisabetta Gualmini quando scrive su La stampa che l'imponenza delle manifestazioni giovanili è dovuta anche all'indebolirsi delle reti familiari e all'impoverimento delle famiglie che proietta un angosciante senso di precarietà sulla vita dei giovani.

Mi è sembrata equilibrata la reazione del Ministro degli Interni che denuncerà gli episodi violenti da parte della polizia.

Comunque, la presenza dei greci di Alba dorada, oltre alla presenza di manifestanti duri, che definirei quasi professionisti, segna un salto di qualità nella internazionalizzazione della protesta eversiva.

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Salvare l'Europa: come uscire dal debito e dalla stagnazione

Venerdì 26 febbraio 2016
Sala Viglione, Palazzo Lascaris
Via Alfieri 15
Torino

Presiede: Magda Negri

Intervengono: Davide Gariglio, Mercedes Bresso, Alberto Majocchi, Enrico Morando

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Così come Syriza in Grecia non era il futuro profetico per la sinistra italiana, così non dobbiamo considerare che la sconfitta di Miliband in Inghilterra sia esattamente trasponibile nel dibattito della sinistra italiana. In Inghilterra ha pesato potentemente lo straordinario successo del partito nazionalista scozzese. Non facciamo equazioni troppo semplici. In Italia aspettiamo l’esito delle elezioni amministrative. Credo andranno bene, anche se peserà la disaffezione degli elettori vrso le elezioni locali. La formazione delle liste in Campania è il simbolo di un grave problema che si sta determinando nel PD: non basta imbarcare tutti per vincere. Bisogna vincere lealmente, con persone presentabili.

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