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Magda Negri

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Ripubblico qui una mia intervista uscita venerdì 18 maggio 2012 su Torino Cronaca, disponibile anche in DPF .

 

Per qualche sabato pomeriggio potrà capitare di trovare, in una piazza della città, un simpatico banchetto, dietro il quale i promotori dell’a s s o c i azione IdeexTorino vi distribuiranno un questionario. Spiega Magda Negri, Senatrice del Partito Democratico: “È passato ormai un anno dalla vittoria di Piero Fassino alle elezioni comunali, due anni da quando in Regione si è insediato, fra e polemiche, Roberto Cota, e da vari mesi stiamo vivendo l’esperienza del governo di Mario Monti. È ora di tirare qualche somma sui risultati di ciascuno di questi, e su come i cittadini li percepiscono.

Risultati? E come li valutano e su cosa si basano quelli di IdeexTorino?

Già prima delle elezioni comunali IdeexTorino aveva fatto un sondaggio fra gli elettori torinesi per capire come la pensavano. È emerso che i tre problemi più sentiti erano, nell’ordine: il lavoro e l’impresa; la sicurezza in città e la trasparenza dell’amministrazione. È logico che si voglia capire se, pur con tutte le difficoltà della crisi che si aggrava, l’amministrazione locale si è mossa bene o no.

E per quanto riguarda la Regione?


La Regione spende l’ottanta per cento del suo bilancio per la sanità e l’assistenza. Il giudizio sulla Regione dipende anzitutto da come va la sanità.

A chi si vanno a chiedere queste opinioni ? Come si fa ad avere un risultato di cui ci si possa fidare?

I sondaggi hanno le loro tecniche. Bisogna formare un campione che rispecchi la popolazione: tanto di uomini e tanto di donne, di giovani e di anziani, le professioni, i quartieri, l’orientamento politico, e così via. A ciascuno che viene interrogato si chiede, punto per punto, di esprimere la sua opinione e la sua soddisfazione con un voto da 1 a 10, come usa a scuola.


La cosa finisce lì?

È evidente che l'iniziativa è partita con lo scopo di rendere pubblici i risultati. In più chi, fra, gli interpellati, ha interesse a mantenere il rapporto con l’associazione per tenere sotto controllo anche in tempi successivi l’andamento delle amministrazioni potrà farlo. Così pure i questionari potranno essere il mezzo per segnalare disfunzioni, bisogni trascurati, necessità di intervento dei poteri pubblici. in questo modo la gente può avere il senso di un rapporto attivo e utile con le amministrazioni. Un bell ’esempio di quella che si chiama cittadinanza attiva.

Che altro fa questa associazione IdeexTorino?

Prima ancora hanno lavorato sul problema delle nomine degli amministratori negli enti pubblici. Nei consigli di amministrazione vengono nominate persone che si sa a malapena chi siano ma non risulta che competenze abbiano e perché siano state scelti. In questo modo trovano spazio lottizzazioni spinte di vario genere.

E IdeexTorino che cosa ha fatto?

Ha raccolto le firme, le ha presentate in Comune, e insieme con altre forze politiche ha fatto passare un regolamento che sostanzialmente obbliga a pubblicare, per ogni nomina, il curriculum vitae di tutte le persone che hanno fatto domanda. Sembra banale, ma in questo modo tutti i cittadini hanno la possibilità di farsi un’idea delle qualità di chi è stato nominato, ed è più difficile che nel fare le nomine si dimentichino la competenza e il merito.

Ma basta questo?

Serve. Per esempio, quando qualche settimana fa la Regione ha nominato i nuovi direttori generali delle ASL - posizioni importantissime - c’è stato chi ha protestato per essere stato lasciato fuori. L’assessore Monferino ha promesso proprio questo: che avrebbe pubblicato i curriculum vitae di tutti i concorrenti. Ma non lo ha ancora fatto. Che cosa aspetta? Che la gente se ne dimentichi?

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Così come Syriza in Grecia non era il futuro profetico per la sinistra italiana, così non dobbiamo considerare che la sconfitta di Miliband in Inghilterra sia esattamente trasponibile nel dibattito della sinistra italiana. In Inghilterra ha pesato potentemente lo straordinario successo del partito nazionalista scozzese. Non facciamo equazioni troppo semplici. In Italia aspettiamo l’esito delle elezioni amministrative. Credo andranno bene, anche se peserà la disaffezione degli elettori vrso le elezioni locali. La formazione delle liste in Campania è il simbolo di un grave problema che si sta determinando nel PD: non basta imbarcare tutti per vincere. Bisogna vincere lealmente, con persone presentabili.

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