Governaccio alla riscossa
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- Creato: Lunedì, 04 Giugno 2018 14:32
La crisi italiana è tutta politica.
Si guardi la relazione del presidente della Banca d' Italia ieri.
La ripresa, pur faticosa, c è.
Ma il peso del debito non concede scorciatoie.
Il paese ha rifiutato il sentiero stretto del ministro Padoan per un impulso di rimozione e di deresposabilizzazione, come facciamo per una grave malattia.
Le cose stanno così, e spetta alla sinistra europeista e a tutti i democratici difendere il ruolo e il futuro del'l Italia.
Le cose si semplificano e il campo di battaglia si allarga.
Non so se saremo tanti o in pochi ma sappiamo esattamente cosa dobbiamo fare.
Viviamo momenti paradossali.
Forse non ci sarà il governo Cottarelli verso le elezioni e si riapre la possibilità di un governo dei populisti uniti più fratelli d'Italia.
Comunque vada si apre per molti di noi la più importante e decisiva battaglia della nostra vita politica.
Così come Syriza in Grecia non era il futuro profetico per la sinistra italiana, così non dobbiamo considerare che la sconfitta di Miliband in Inghilterra sia esattamente trasponibile nel dibattito della sinistra italiana. In Inghilterra ha pesato potentemente lo straordinario successo del partito nazionalista scozzese. Non facciamo equazioni troppo semplici. In Italia aspettiamo l’esito delle elezioni amministrative. Credo andranno bene, anche se peserà la disaffezione degli elettori vrso le elezioni locali. La formazione delle liste in Campania è il simbolo di un grave problema che si sta determinando nel PD: non basta imbarcare tutti per vincere. Bisogna vincere lealmente, con persone presentabili.