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Magda Negri

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Del Pd...

Confesso di non capire, e di non essere dentro presunti giochi e complotti. Per il centro sinistra piemontese è molto grave che Chiamparino abbia deciso, per motivi personali, di non candidarsi per il secondo mandato in Regione.
E' molto raro che non ci si candidi per il secondo mandato, anche se è un sacrificio, è un segnale di difficoltà, di sfiducia.
Ma io rispetto sempre le scelte personali, anche se non possiamo non vedere che indeboliscono la possibilità di vittoria.
Non capisco perchè ci si rassegni così allegramente a questa sua scelta e si passi altrettanto allegramente a far nome di delfini, designati, di preferiti... Il Pd non è il padrone del campo, deciderà la coalizione che speriamo larga e nuova.
Per quanto riguarda la segreteria regionale, già 5 anni fa alcuni di noi chiesero a Sergio di candidarsi segretario regionale in funzione della presidenza della Regione. Adesso spacchettare al contrario non ha molto senso.
Sergio ci aiuterà comunque, ma siamo abbastanza maturi per fare un percorso lineare e democratico.
 

I moderati in attesa della controrivoluzione

Bisognerebbe chiedere agli odiatori sociali pallide imitazioni di Robespierre, che il lavoro di un Robin Hood moderno non è redistribuire orizzontalmente tra categorie sociali omogenee (es. pensionati, dirigenti, pubblico impiego), tentando un livellamento sociale, redistributivo interno, ma attraverso l'uso dello strumento fiscale che incida proporzionalmente sui redditi, anche con patrimoniali straordinarie e contributi di solidarietà straordinari.
Qui casca l'asino. Anzi, cascano tutti e due gli asini: sia quello riformista che quello grillin - movimentista, perchè di anno in anno si espande il lavoro nero non dichiarato, cresce l'elusione e l'evasione fiscale, di fronte alla quale si preferisce, come le tre scimmiette, chiudere occhi, bocca e orecchie.
La Flat Tax è una risposta disperata. Ma la sinistra riformista deve riprendere in mano la questione fiscale, senza paura di perdere voti.
 

L'Edificio Riformista

Ieri pomeriggio tardi, tornando dal convegno di Orvieto, vicino a Firenze il treno rallenta e faccio in tempo a leggere una frase scritta a caratteri cubitali fai soliti writers su un muro scrostato. 
Dice:"Non credo in nulla ma voglio lottare per qualche cosa".
Bella, fa pensare.
Dall' ignavia nichilistica alla insopprimibile voglia di esserci.
Fa sperare.

Al ritorno da Orvieto

Non vedo la partita perche' sono sul treno di ritorno dal Convegno annuale di Libertà Eguale che con sprezzo del caldo e del week end abbiamo tenuto il 14 e 15 Luglio.
Tema impegnativo.
Come ricostruire i pilastri dell' edificio riformista dopo il crollo.
Tanta gente presente. Molti giovani, moltissimi interventi, poca nostalgia.
É tutto ascoltabile e visibile sul sito di Radio Radicale e su quello dell'Associazione.

Il gioco a due sulla scacchiera mondiale

Trump, il grande destabilizzatore metà mercante metà politico imperiale, non parla a caso.
Si può anche discutere del contributo economico dei paesi europei ai costi comuni della difesa Nato, ma non è mai accaduto dalla fine della seconda guerra mondiale che un presidente Usa accusasse la Germania, il partner più forte della Ue, accusandola di essere serva economica della Russia e implicitamente subalterna politicamente a Putin.
Quel Putin che Trump incontrerà a giorni per giocare a 2 sulla scacchiera mondiale.
Mai accaduto....Trump come i leader sovranisti disprezza l'Europa, la sua storia, il suo futuro.
Prepararsi ad elezioni europee che decideranno in parte del futuro del mondo.
 
 

Il piano B del cigno nero

Ha parlato Savona dopo un lunghissimo silenzio ed ha evocato la possibilità di essere accompagnati fuori dall' Euro..
Il famoso piano B del cigno nero.
Ha parlato Patuelli, presidenti dell' Abi, e ha evocato per il paese la possibilità di una involuzione nazionalistica di tipo Argentino e di rischi economici finanziari peggiori di quelli di 10 anni fa.
Poi nessuno dica che non era stato avvertito.....
 

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Salvare l'Europa: come uscire dal debito e dalla stagnazione

Venerdì 26 febbraio 2016
Sala Viglione, Palazzo Lascaris
Via Alfieri 15
Torino

Presiede: Magda Negri

Intervengono: Davide Gariglio, Mercedes Bresso, Alberto Majocchi, Enrico Morando

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Così come Syriza in Grecia non era il futuro profetico per la sinistra italiana, così non dobbiamo considerare che la sconfitta di Miliband in Inghilterra sia esattamente trasponibile nel dibattito della sinistra italiana. In Inghilterra ha pesato potentemente lo straordinario successo del partito nazionalista scozzese. Non facciamo equazioni troppo semplici. In Italia aspettiamo l’esito delle elezioni amministrative. Credo andranno bene, anche se peserà la disaffezione degli elettori vrso le elezioni locali. La formazione delle liste in Campania è il simbolo di un grave problema che si sta determinando nel PD: non basta imbarcare tutti per vincere. Bisogna vincere lealmente, con persone presentabili.

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