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Magda Negri

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Risoluzione ONU sul dramma di Israele e Palestina

Ho letto, con qualche difficoltà di traduzione, l’ultima risoluzione ONU sul dramma di Israele e Palestina, non vincolante perché non assunta dal Consiglio di Sicurezza.
Volutamente concentrata solo sulla tutela dei cittadini inermi di Gaza.
Cittadini non combattenti alla pari.
La rileggerò.. ma davvero, non trovo un sensato motivo per non votare convintamente si.
L'Europa si è gravemente divisa con il Si di Spagna, Portogallo e Francia e l'astensione di Germania e Italia.
Questa divisione fra i paesi guida della Ue va indagata, non è una sciocchezza.
Intanto sento in TV che nel lontano Daghestan, non solo in Medio Oriente, paese della attuale Federazione Russa, di religione islamica, folle inferocite hanno tentato all’aeroporto di non lasciar scendere cittadini israeliani e hanno dato loro la caccia nelle varie stanze.
L’incendio divampa.
Biden deve intensificare le sue telefonate a Netaniahou.
 
 
 
 

Non ci si può permettere una situazione del genere

Considero la reazione di Israele sproporzionata.
Spero si fermino.
Per far fermare Israele non basta la moral suasion dei paesi occidentali, pur così divisi.
Hamas deve offrire qualcosa, giocare qualche carta politica.
Dopo l’eccidio sui civili israeliani del 7 Ottobre questa escalation prepara una catastrofe umanitaria.
Anche Israele non può permetterselo.

Non c'erano i social.. solo fonti materiali

Ascoltando in TV gli ultimi faticosissimi sviluppi del conflitto fra Israele e Palestina, con il vertice dei capi delle milizie di Hamas, Hezbollah e Jaid islamica a Beirut e l'intervento di Erdogan, cerco da tempo paralleli storici nel passato.
Mi vengono in mente solo gli 80 anni di guerre religiose fra cattolici e protestanti nel XVI secolo in Francia..
Il massacro di San Bartolomeo.. con la coda delle Pasque piemontesi nel '6O0 con il massacro dei valdesi.
Anche allora milizie armate deliberatamente portarono lo sterminio contro i civili, donne, bambini.
Episodi di efferate crudeltà contro donne incinte.
Niente particolari, ma le pitture e i libri dell'epoca lasciano memorie indelebili.
Accadde qualche secolo fa, più o meno allo stesso modo, dalle nostre parti, dietro l'angolo.

Riflessioni botaniche

Riflessioni botaniche del mattino e richieste di consigli.
Quando l'anno scorso ero esiliata in Val Chisone, la mia vicina di casa piantò per consolazione nei miei vasi questa specie di "miseria" bella, colorata e carnosa.. presa dal suo orto a Cavagnolo.
Si sta allargando troppo.. ma non mi sembra una specie potabile.
Mi dispiace estirpare.
Forse si autoconterrà.
 

Sorprese in balcone

Sotto le foglie ci sono ancora 5 o 6 fragole che devono maturare.
Speriamo che l'autunno che avanza gliene dia il tempo.
 
 
Ultimo regalo del mio mini orto in 2 mini vasi.
Tre fragole così belle che mi dispiace raccoglierle.
Ma bisogna salvarle dalla nebbia che è improvvisamente piombata sul mio balcone e sul Filadelfia.
 
 

Uniti contro l'astensionismo elettorale

Ieri al Congresso Anci il presidente Mattarella ha segnalato alle forze politiche tutte 2 problemi: la sottovalutazione del Pnrr come motore di sviluppo, ancora di più del piano Marshall ...e la piaga del crescente astensionimo elettorale.
Contro il quale ha esortato tutti i sindaci a intervenire.
Ebbene..le nostre associazioni da almeno 2 mesi avevano centrato questo problema e abbiamo organizzato questo qualificato confronto.
Siamo orgogliosissimi di essere in sintonia con il Presidente della Repubblica.
Arrivederci al 13 Novembre nella sede dell’Area Metropolitana.. Corso Inghilterra 7. Non solo un convegno.. ma seguirà anche un appello per motivare i cittadini ad esercitare il loro diritto dovere al voto.
Anche in Piemonte.
 

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Salvare l'Europa: come uscire dal debito e dalla stagnazione

Venerdì 26 febbraio 2016
Sala Viglione, Palazzo Lascaris
Via Alfieri 15
Torino

Presiede: Magda Negri

Intervengono: Davide Gariglio, Mercedes Bresso, Alberto Majocchi, Enrico Morando

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Così come Syriza in Grecia non era il futuro profetico per la sinistra italiana, così non dobbiamo considerare che la sconfitta di Miliband in Inghilterra sia esattamente trasponibile nel dibattito della sinistra italiana. In Inghilterra ha pesato potentemente lo straordinario successo del partito nazionalista scozzese. Non facciamo equazioni troppo semplici. In Italia aspettiamo l’esito delle elezioni amministrative. Credo andranno bene, anche se peserà la disaffezione degli elettori vrso le elezioni locali. La formazione delle liste in Campania è il simbolo di un grave problema che si sta determinando nel PD: non basta imbarcare tutti per vincere. Bisogna vincere lealmente, con persone presentabili.

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