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Magda Negri

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"Io Capitano"

Visto il film "Io Capitano".
Non sono un'esperta, ma lo definirei molto di più di un film neorealista.
E' un turbine che porta lo spettatore dentro il Senegal, nel deserto, nella paura e speranza dei due ragazzini che si giocano la vita.
Mirabili gli squarci poetici della signora in abito verde che muore nel deserto e vola, accompagnando per un po' il ragazzo e l'angelo stregone con le ali di paglia che porta le notizie alla mamma.
Ma come fa il ragazzo che ho visto vestito da rapper in TV a recitare in quel modo meraviglioso?
Come può un sedicenne esprimere una tale naturale forza dei sentimenti?
O lui è un genio o lo è il regista Garrone.
Forse tutti e due.

Errori politici del passato

Una proposta di riforma complessiva, abbastanza modesta rispetto a quelle che sostenemmo con la Bicamerale di D’Alema e con il referendum del 1999.
Ferocemente contrastata dai conservatori istituzionali, da Berlusconi e dalle destre che volevano liquidare il governo Renzi.
Infine autoaffondata da Renzi stesso con la sua stolida identificazione tra il referendum e se stesso.
Errore politico imperdonabile.

https://www.facebook.com/photo/?fbid=10211072738202827&set=a.10211072734882744&locale=it_IT 

Mi ricordo di quel giorno che fb ripropone.
Mi ero fatta preparare un pannello giallo di legno da un mio amico e con il tavolino blu con vecchi compagni riformisti facemmo un gran lavoro.
Però ci scegliemmo uno slogan più realistico.
Non "Basta un Si" ma "Meglio un si."
Passò davanti a noi Giusy La Ganga.. che nella sostanza non condivideva la riforma..
Scosse la testa pensoso come faceva lui.. mi parlò un po'.. e continuò a girare nel mercato.
Caro Giusy.. anche lui non c'è più.
 

Pranzi di fine estate

Ogni anno Valeria organizza un pranzetto di fine estate per le sue più care amiche nella casa di campagna che fu dei nonni.. a Suno.

Io arrivo sempre stanchissima da Torino e, come si dice, mi accontento di mettere i piedi sotto il tavolo.

Franca almeno ha portato la torta.
Caldissima la campagna novarese, anche se si fa collina piena di viti e confina con il Parco del Ticino.
Suno, Cressa, Vaprio, Cavaglio… erano paesi di contadini, piccoli proprietari, operai e braccianti.
Ho un ricordo lontanissimo di me bambina che pestavo l’uva in un grande mastello, in giorni più o meno come questi.
Ricordo casolari mal tenuti, muri grigi e intonaci cadenti.
Ora il centro di questi paesi è perfettamente restaurato e conservato e nella campagna spuntano villoni.. maneggi etc.
Presenza anche di stranieri che hanno scelto case contadine fra i vigneti.
Piemonte profondo, cresciuto su se stesso, con le fatiche e i risparmi famigliari.
Torino sembra lontanissima.

Finalmente a casa

Basta cat sitter.. settimana difficile.
Adesso Magda è tornata.. abbiamo fatto anche il rituale giretto notturno..
Non scappo.. ma mi piacerebbe allargare il giro.
Adesso il sole è alto e vado a dormire.
 

Roma - Torino A/R in 24h

Roma piena di carabinieri e vigili del fuoco.
Stanno preparando la troupeper quando il feretro di Napolitano lascerà il Senato.
 
 
Devo far passare il tempo.
Di notte aperto solo un bar.. adesso con il sole si può contemplare Piazza Navona... e pensare.
Tortorella ha scritto cose bellissime su Giorgio oggi nella breve intervista su Repubblica.
Sono contenta che il Convegno annuale di Libertà Eguale ad Orvieto a Novembre sarà dedicato interamente a Giorgio Napolitano e all’attualità di tanti suoi insegnamenti.
 
 
Fine della cerimonia, incominciamo ad allontanarci anche noi dall’ “interno".
 
 
Ce ne andiamo.
Ho avuto il privilegio di essere prevista nei circa 100 posti destinati alla Famiglia Napolitano.
Famiglia in senso allargato si intende.
Dietro di me si vedono di spalle Achille Occhetto, Veltroni, Matteoli, Casson e tanti altri.
Davanti avevo Giuliano Ferrara.
Una famiglia allargata anche questa, a suo modo.
 
 
E ora che riposerà per sempre nel cimitero acattolico di Roma, mi rendo davvero conto che Giorgio Napolitano non c’è più.
Ma anche nell’ultimo giorno della sua presenza pubblica (perché tale va considerata la giornata di ieri) ci ha regalato qualcosa
Russa e Letta hanno nella sostanza isolato l’infame posizione di Sallusti e del Giornale, come di tanta stampa di destra destra.
Napolitano non abusò mai della sua funzione.
Il 2011 non fu complotto contro il governo di centro destra.
Questione chiusa.
Se la destra la riaprirà, girerà il coltello nelle sue contraddizioni.
Poi non resteranno come moniti vani le sue riflessioni fatte proprie da tutti i relatori sulla nobiltà della politica.. sulla fatica rigorosa del suo esercizio.
Il profilo cui tendere, tutti i partiti.. tutte le generazioni.
Vale per sempre.
E ci viene in mente Weber.
Alta politica come legame per il patriottismo Costituzionale che tiene insieme un Paese cui dedicò il formidabile lavoro del 150esimo dell’Unità d’Italia.
E infine, per quelli della mia generazione e della mia parte politica, ci ha dato il regalo di risentire in quell'aula i nomi dei suoi più cari amici.
Chiaromonte e Macaluso, come lui comunisti italiani che agevolarono l'evoluzione di quella comunità politica nella funzione svolta dalle grandi socialdemocrazia dell’Occidente.
Leggiamo con attenzione la sua auto biografia.
Sarà un ultimo gesto di rispetto e di affetto.
 
 
 

In treno a Roma come ai vecchi tempi... ma per Napolitano

Come ai vecchissimi tempi.... Intercity Torino/Salerno di notte per scendere a Roma in tempo per i funerali di Giorgio Napolitano.
Servizio molto migliorato.. prezzi che sfidano il volo aereo.
Ma non si può sgarrare.
Alla Camera si entra dalle 10 alle 10 e 30.
Non volevo rischiare.
 

Noi, primi riformisti di Torino

Mi spiace che le foto sottostanti risultino girate.
Non è stato facile ritrovarle.
Le prese in custodia saggiamente l’amico Beppe Niccolò quando lasciammo la Federazione di Piazza Castello.
Credo.
Poi il materiale del Pci fu raccolto dal Gramsci e dalle Fondazioni... quello del PDS temo in gran parte disperso.
In queste foto sono riconoscibili gli esponenti dell’area riformista, con le caratteristiche secondo le quali si costituì a Torino: riforme istituzionali e federalismo.
Sono riconoscibili, tra gli altri, Carpanini, Magda Negri, Enrico Morando, Beppe Niccolò, Massimo Salvadori, Dino SanLorenzo.
 
 
 
 

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Salvare l'Europa: come uscire dal debito e dalla stagnazione

Venerdì 26 febbraio 2016
Sala Viglione, Palazzo Lascaris
Via Alfieri 15
Torino

Presiede: Magda Negri

Intervengono: Davide Gariglio, Mercedes Bresso, Alberto Majocchi, Enrico Morando

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Così come Syriza in Grecia non era il futuro profetico per la sinistra italiana, così non dobbiamo considerare che la sconfitta di Miliband in Inghilterra sia esattamente trasponibile nel dibattito della sinistra italiana. In Inghilterra ha pesato potentemente lo straordinario successo del partito nazionalista scozzese. Non facciamo equazioni troppo semplici. In Italia aspettiamo l’esito delle elezioni amministrative. Credo andranno bene, anche se peserà la disaffezione degli elettori vrso le elezioni locali. La formazione delle liste in Campania è il simbolo di un grave problema che si sta determinando nel PD: non basta imbarcare tutti per vincere. Bisogna vincere lealmente, con persone presentabili.

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