Il razzismo della Lega viene da lontano
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- Creato: Martedì, 19 Giugno 2018 09:53
Indovinello elettorale:
"Sono nella mia solita panetteria di Via Tunisi, gestita da simpatici napoletani. Accanto a me un signore sui 50anni, che si riempie di pizzette e cose varie.
Sembra molto allegro, ridente, e sembra un abitueè del negozio.
Dice che questa estate deve stare attento a non abbronzarsi troppo, perchè altrimenti lo prendono per un extracomunitario e non potrà entrare in Francia, nè andare sulla Costa Azzurra, che lui ama tanto, nè superare le Alpi dopo Bardonecchia perchè i francesi, come noto, rimandano brutalmente indietro i profughi.
La padrona annuisce e con verve napoletana critica la brutta figura che il governo ha fatto con la nave Acquarius e la vergogna di questi respingimenti. Tutti i 4/5 clienti annuiscono.
Contro le statistiche penso di essere capitata in un luogo di tolleranza, di accoglienza...nessuno escluso.
A questo punto il cliente che non deve abbronzarsi troppo insorge, criticando la intervista di ieri di Renzi dell'Annunziata (che non visto), riempiendo l'ex segretario di contumelie e irrisioni e citando più volte Salvini, che aveva evocato la risposta negativa degli italiani alle proposte del Pd.
A questo punto le mie idee si confondono. Di che orientamento è questo signore? Pro - immigrati o pro - Salvini?
Sicuramente contro il Pd e specificatamente contro Renzi.
Ma, a parte del Pd, che cosa pensa dell'attuale governo?
Concludo, tra me e me, che probabilmente è un 5S.
E' molto faticoso portare i singoli e l'opinione pubblica a un esame oggettivo dei problemi, di qualunque tipo di problema, ma specialmente della rovente materia dell'immigrazione."
...Una tradizione ormai, che solido zoccolo per i diritti civili, ma sta assumendo una dimensione in più, vista la presenza di molti ragazzi extracomunitari.
Una calamita per attrarre la richiesta di tutti i diritti.
Oggi i giornali danno altre notizie sulla ”Retata del cambiamento”. La notizia divertente ma significativa la leggo nei titoli di tanti giornali che riprendono una frase (nelle intercettazioni) del costruttore Luca Parnasi: “Io sto a fa’ il governo”. Non è certo Parnasi che ha fatto il governo Conte ma dati i suoi rapporti con Di Maio (5Stelle) e il tutore dei grillini, Lanzalone, e i rapporti con Salvini e la Lega, il costruttore avrà stimolato i due a fare il governo pensando ai suoi affari.
Il Fatto Quotidiano di Marco Travaglio titola in prima pagina: “Parnasi al Pd 50 mila euro per Sala”. Si parla del sindaco di Milano. Ho letto l’articolo in terza pagina con questo ulteriore titolo esplicativo del primo: “L’imprenditore al telefono: Sala mi deve l’elezione”. Nel pezzo, credo per evitare querele, si legge anche una dichiarazione del sindaco che qui, per chiarezza, riprendo: “Ho incontrato Luca Parnasi perché aveva ricevuto un incarico da parte del Milan per una ipotesi di nuovo stadio. Durante l’incontro, mi ha esposto l’dea di realizzare il nuovo stadio nello scalo Farini. Ho espresso le mie perplessità su questa ipotesi; posizione che è stata poi ribadita dall’assessore Maran durante un incontro tecnico. Infatti la cosa non ha avuto sviluppi. Per la campagna elettorale il Pd nazionale mi ha, in parte, finanziato direttamente e in parte ha veicolato alcuni suoi finanziatori. Tra questi vi era anche la signora Maria Luisa Mangoni, moglie di Sandro Parnasi per la somma di 50 mila euro. Smentisco categoricamente di avere mai detto a qualcuno che senza Parnasi non avrei fatto la campagna elettorale, per la quale abbiamo raccolto un milione di euro. E quindi è una cosa assurda! Il finanziamento è avvenuto con modalità tracciabili e nel rispetto delle norme di legge ed è stato inserito, come previsto dalle norme, nel rendiconto già depositato presso la Corte d’Appello e reso pubblico nel settembre 2016 a conclusione della campagna elettorale”.
Ho ripreso questa dichiarazione di Sala anche perché spiega ciò che ho anticipato ieri. Travaglio, i grillini e altri hanno condotto una campagna forsennata contro il finanziamento pubblico che, infatti, è stato abolito. È chiaro che i candidati che non sono miliardari debbono farsi finanziare dai cittadini rispettando la legge che vuole la trasparenza e la pubblicità dei finanziamenti ricevuti. È quel che ha fatto correttamente Sala il quale ha avuto dal Pd anche i 50 mila euro dei Parnasi e da altri cittadini elencati nella sua dichiarazione al tribunale. La signora Parnasi voleva con il suo contributo prenotare un favore per il futuro stadio di Milano? Ma gli atti dicono che l’amministrazione milanese ha rifiutato le proposte del costruttore e l’assessore Maran che trattava la questione ha rifiutato l’offerta di un appartamento.
Debbo ripetere che quel ho scritto ieri? I partiti di massa si rivolgevano al popolo per finanziare le campagne elettorali. Ma quei partiti sono stati demonizzati e non ci sono più. E non c’è nemmeno la legge che regola la democrazia interna dei partiti e, quindi, anche dei finanziamenti. Il sindaco Sala, con altri, ha usato la legge che dà spazio anche a signori danarosi che vogliono allacciare rapporti con la politica. Ma, ripeto, si tratta di un sistema voluto dai Travaglio e da tanti media, tromboni e tromboncini, che da anni conducono da anni una campagna contro i partiti e il finanziamento pubblico. Compresi Renzi e i suoi amici.
http://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2018/06/10/migranti-629-su-nave-acquarius_e658233d-3b44-4d78-b0e6-25c6962a7624.html
Così come Syriza in Grecia non era il futuro profetico per la sinistra italiana, così non dobbiamo considerare che la sconfitta di Miliband in Inghilterra sia esattamente trasponibile nel dibattito della sinistra italiana. In Inghilterra ha pesato potentemente lo straordinario successo del partito nazionalista scozzese. Non facciamo equazioni troppo semplici. In Italia aspettiamo l’esito delle elezioni amministrative. Credo andranno bene, anche se peserà la disaffezione degli elettori vrso le elezioni locali. La formazione delle liste in Campania è il simbolo di un grave problema che si sta determinando nel PD: non basta imbarcare tutti per vincere. Bisogna vincere lealmente, con persone presentabili.