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Magda Negri

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Ieri al mercato di Corso Palestro

Ieri i miei cari amici Renzo Ciaiolo e Carlo Bongiovanni hanno voluto accompagnarmi al mercato di Corso Palestro per il solito volantinaggio del programma cui accompagnamo il materiale del candidato Andrea Giorgis e dei capilista.
Credo che siano rimasti in po' delusi.
La gente va di fretta, poca interlocuzione, convinciamo solo quelli del Centrosinistra gratificati dal trovare qualcuno che li rappresenti.
Un cittadino di 58 anni che dice di essere senza lavoro da 2 anni e senza casa spera nel reddito di cittadinanza dei 5S.
Non sembra messo male, ma la cosa ci colpisce e gli diamo tutte le informazioni possibili per tamponare il suo stato.
In quasi tutti i mercati c'era solo il Pd.
Assente la destra, scarsa Leu.. qualche presenza di Casa Pound.
Il voto ai 5S sembra di delusione di ritorsione o di attesa esplicita di assistenza forte contro i pericoli del vivere.
Il senso dei programmi dei vari partiti, che è la materia pregiata di ogni competizione democratica, è stato vanificato dalle balle, dagli eccessi, dalla sostanziale inattendibilità.
Nella coda della campagna si sono manifestati gli antichi fantasmi che tanto spesso accompagnano la politica italiana.
La violenza politica barbara..il rischio del condizionamento di mafia e camorra sul voto, l'allarme dei servizi su possibili attentati.
Ma il fantasma più nero e spaventoso secondo me è il rischio crescente della ingovernabilità ..del fallimento della politica.
Per questo i cittadini dovrebbero scrivere le loro scelte sul libro del futuro italiano come se fossero pagine bianche.
Non già scritto dai sondaggi e dagli editorialisti.

Cosa manca a questa campagna elettorale?

Guardando le iniziative dei singoli candidati e dei circoli mi viene da dire che date le forze attuali non si può fare di più. Alcuni candidati hanno poi un passo organizzativo davvero militare.
Cosa manca allora a questa campagna elettorale?
Mi sembra il ruolo dei capilista dei collegi plurinominali che - certi della elezione - dovrebbero non ammazzarsi in tante piccole iniziative e guidare la campagna stare politicamente ogni giorno sul pezzo rilasciare interviste ..tradurre in piemontese il programma.
Non è una critica ma un invito.
A livello nazionale è oggettivamente più complicato.
Abbiamo impostato tutto sulla continuità della buona azione di governo contro i populismi.Intanto il quadro politico si sbriciola verso l' ingovernabilita' e il trasformismo.
Non mancano gli scandali sui rimborsi e i rifiuti.etc. Normale contorno di ogni elezione italiana.
C'era l'asse strategico di parametrare la fase politica all' Europa in trasformazione.
Siamo stati timidi.
Per fortuna Emma Bonino ha colto diritta nel segno e - spero insieme a tanti altri nel Pd come i miei amici di Libertà Eguale che mesi prima con il Convegno di Orvieto avevano incalzato il Pd - ha tenuto aperto il famoso sentiero stretto di cui parla sempre Padoan.

I collegi uninominali a Torino

Sembra che a Torino i collegi della città sono appesi davvero a un pugno di voti.
Situazione particolarissima, ben diversa dal resto del Piemonte e del Nord Italia.
Chi ha scelto ha scelto ed è inutile perder tempo.
Il problema ora è il coinvolgimento degli incerti e sfiduciati.
Forse potremmo date di più il senso della eccezionalità tornese per la coalizione del Cs. Alzare il livello di mobilitazione...Coinvolgere intellettuali operatori economici del volontariato etc.. per una battaglia che si può vincere.
Insomma Torino può non essere affogata nel blu dei collegi uninominali vinti da un centro destra a trazione leghista.
Concorso di idee per lo sprint finale.
Qualcosa del tipo...A Torino si può.

Piazza Foroni parte 2

Ancora in piazza Foroni ..I soliti di ieri con qualche presenza in più .
Foppa viene sfruttato per la sua altezza e regge l'ombrello sulla testa di noi piccolini che volantiniamo.
La risposta dei cittadini disturbati dalla pioggia e dalle borse bagnate è nonostante tutto discreta.
Tony Ledda tiene la posizione riconosciuto da alcune signore ex militanti del Pd. Dietro di noi c'è la ex sezione 35 del Pci, poi passata a Rifondazione e ora con i cartelli di Potere al popolo. Arriva Laus candidato al Senato e viene interpellato da un militante del circolo Sereno Regis sul funzionamento del Comitato per i diritti umani della Regione di cui Mauro Laus e' presidente.
Arriva anche il consigliere regionale Gallo e le conversazioni si infittiscono.
Verso le 12 e 30 la giovane e bella esperta di criminologia membro del direttivo di sezione conclude- letteralmente- che abbiamo i pesci rossi negli stivali e che è ora di smontare.
Appuntamento a Lunedì all'ex Incet con la candidata di collegio ed Emma Bonino.
Questi incontri sono molto utili perché restituiscono il senso di una presenza rispettosa e razionale verso il cittadino elettore.Torno a casa sul tram nr.4.
Mi piacciono tutti questi giovani di tante etnie alcuni studenti altri no.. che parlano e capiscono bene l'Italiano. I giornali parlano di sondaggi incerti.. di scenari politici confusi. Mi piace ricordare Alex Langer.
Fate il vostro dovere...accada quello che deve.

Campagna elettorale a Piazza Foroni

Molto freddo oggi in Piazza Foroni. Banchetto, bandiere l'ultimo materiale sul programma.

Vigili occhiuti che ci fanno spostare per lasciare aperti i varchi di sicurezza.

Clima discreto, molta gente si avvicina per parlare specialmente dei suoi problemi. A nessuno sembra interessare cosa le forze politiche si impegnano a fare. Un povero signore in carrozzella tenta una provocazione urlando di non votare nessuno perché ci facciamo vedere solo in campagna elettorale..ma l' ambulante marocchino ci difende perché tutti devono poter fare politica.

Mondo capovolto.. Qualche elettore non conosce i candidati. Difficile distribuire insieme il programma e le biografie dei candidati. Dall'altro angolo due compagne di Leu che fino a poco fa erano nel Pd, volantinano un Bersani sorridente. Ci salutiamo. A domani.


Domani ancora in piazza Foroni. Speriamo faccia meno freddo.

Che cosa può far vincere i candidati dei collegi uninominali quasi al limite della vittoria o della sconfitta?

Che cosa può far vincere i candidati dei collegi uninominali quasi al limite della vittoria o della sconfitta?
 
La forza della coalizione,ovviamente, il valore aggiunto del mix qualità del candidato e della pluralità delle culture che oltre al Pd si riconoscono nel candidato.Questione di valore marginale.
 
Coltivare quindi il valore della coalizione come differenziale marginale per la vittoria.Cosa può far vincere la lista del Pd? Usare la campagna elettorale per incrementare l.originale programma elettorale con l' evoluzione dei problemi generali e le specificità territoriali.Berlusconi ieri ha intelligentemente ri buttato in campo l.elezione diretta del Presidente della Repubblica per una prossima riforma costituzionale.
 
Rispondere controproporre ricordarsi del 40% dei cittadini che hanno votato si al referendum..Qualificare ogni giorno la proposta del Pd.
 
I mezzi sono pochi.. come il tempo.La comunicazione diventa essenziale. Dedichiamo qualche giorno alle furbate e alla cialtronerie dei rimborsi grillini ma poi passiamo ad altro.

Verso la manifestazione del 24 febbraio.... "Il nazionalismo nuovo vecchio nemico dell’Europa" di Andrea Mammone

Fra tante analisi e chiacchiere sul razzismo, fascismo, manifestazioni più o meno riuscite dopo i fatti di Macerata, questa straordinaria analisi di un grande studioso coglie davvero l'obiettivo.
 
Il nazionalismo, antico male dell'Europa, ha radici antiche, e alcune di queste affondano nelle ideologiche vetero o neo fasciste e in un mai sconfitto razzismo.
 
Il problema è storico - culturale, e l' èlite nazionali non sono pronti a capire che è un mostro dalle tante teste e che dobbiamo guardarle bene in faccia tutte.
 
Mi auguro che la manifestazione nazionale del 24 sia grande, unita, con l'ordine del giorno giusto. Combattere questo viluppo nuovo e antico insieme tra nazionalismo difensivo e neofascismo e razzismo in tutte le loro espressioni.
 
http://www.lastampa.it/2018/02/12/cultura/opinioni/editoriali/il-nazionalismo-nuovo-vecchio-nemico-delleuropa-Fu18SwE3tfRWZFeZgDsf9N/premium.html

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Salvare l'Europa: come uscire dal debito e dalla stagnazione

Venerdì 26 febbraio 2016
Sala Viglione, Palazzo Lascaris
Via Alfieri 15
Torino

Presiede: Magda Negri

Intervengono: Davide Gariglio, Mercedes Bresso, Alberto Majocchi, Enrico Morando

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Così come Syriza in Grecia non era il futuro profetico per la sinistra italiana, così non dobbiamo considerare che la sconfitta di Miliband in Inghilterra sia esattamente trasponibile nel dibattito della sinistra italiana. In Inghilterra ha pesato potentemente lo straordinario successo del partito nazionalista scozzese. Non facciamo equazioni troppo semplici. In Italia aspettiamo l’esito delle elezioni amministrative. Credo andranno bene, anche se peserà la disaffezione degli elettori vrso le elezioni locali. La formazione delle liste in Campania è il simbolo di un grave problema che si sta determinando nel PD: non basta imbarcare tutti per vincere. Bisogna vincere lealmente, con persone presentabili.

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