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Magda Negri

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Internazionalismo democratico

Internazionalismo fra le forze democratiche e progressiste... a cominciare dall' Europa e dall' America.
Ne abbiamo bisogno come il pane.
Se vogliamo affrontare le sfide del presente... senza azzuffarci con impotenza solo nel cortiletto di casa...
Confesso di essere sempre tramortita dalle uscite di Trump... non e folklore... è uno dei padroni del mondo.
Esce dagli accordi di Parigi sul clima... afferma che ci sono solo profeti di sventura sul clima..
Tutte balle..
L' America non è andata mai così forte e va bene così.
Minaccia Francia e Italia se applicheranno qualsiasi forma di web tax.
Ci colpirà con dazi rovinosi.
Si prepara a un duopolio di potere con la Cina a scapito di altre aree del mondo.
Per questo ci vuole un ponte ideale fra i democratici europei e quelli americani, che incominciano la selezione delle primarie.
Cercherò di seguirle un po'.
A politiche globali corrispondano soggetti globali..
A chi ci minaccia seguano reazioni corrispondenti.
Per chi voglia fare buona politica c' è un mare aperto.
 
 

Non distraiamoci

L' aggravarsi delle condizioni di mia mamma, lungo una china lenta e penosa, non mi lasciano molte energie intellettuali per pensare ad altro.
Ma una cosa mi é chiarissima.
Salvini non usa la bestia come strumento per i F B.. Salvini è la Bestia.
Neanche se ci prova con uno psicanalista full time riesce a trovare in se stesso un minimo senso della legge e dello Stato.
Usa le istituzioni con protervia feroce, prima scappa come un anguilla poi cerca il patibolo.
Finto patibolo, si intende.
Adesso chiama a sua difesa migliaia di avvocati e inizia il digiuno.
Evito battute sull'utilità di quest' ultimo.. perché riguarderebbe anche me.
Ma, superata la dimensione dei regolamenti e dei reati, siamo entrati in quella della fiction e della commedia italica.
Quindi Salvini è ridicolmente pericoloso.
Disposto a tutto.
Non distraiamoci.
 

Nessun obbligo di alleanze

Credo di essere una persona leale e rispettosa di chi nella vita politica e culturale ha il coraggio di scegliere e di cercare secondo autonome convinzioni.
Raramente metto in discussione le amicizie.. anche quando le decisioni politiche si allontanano, e quindi metto le mani avanti.
Leggo suoi social che amici di IV (finora non ho ancora visto quelli di Azione ... ma vedremo.. ) fanno una assoluta equivalenza fra il Pd attuale, alleato al governo con i 5S, e la destra sovranista.
Quindi nessun problema a non sostenere i candidati del centro sinistra attuale alla elezioni regionali... anche quando la destra potrebbe vincere.
Nessun problema..
E' sempre più evidente che IV ha scelto il governo come una comfort zone per incubare il suo sviluppo.
Secondo me la nuova coalizione Iv e Azione non ha nessun obbligo di alleanza con il Pd.
Troverà il suo spazio politico e la sua ispirazione riformista in una logica autonoma dal bipolarismo che si sta formando.
Farà da sé e per sé e farà certamente cose utili a tutti.
Ma risparmiateci la teoria dell' equivalenza tra Pd e destra sovranista.
Risparmiateci la teoria del social fascismo di memoria terzinternazionalista.
Facciamoci gli auguri di buon lavoro..per destini diversi.
 

Tutto è in movimento

La Corte Costituzionale decide... e la sua decisione è inappellabile.
Bocciò l'Italicum perché non stabiliva soglie per il ballottaggio... boccia ora il referendum elettorale della Lega perché davvero troppo manipolativo.
Una furbata insomma.
Però la gioiosa corsa delle forze del governo verso una legge elettorale pura con soglia al 5% è una corsa dei ciechi verso il baratro.
Si toglie agli elettori il potere di indicare il governo oltre al partito preferito.
Scelta particolarmente grave, in questi tempi di spudorato trasformismo... che impedisce ogni efficace azione programmatica.
Vedremo cosa fare.
Il proporzionale puro impedisce inoltre quella architettura bipolare del sistema politico che il Pd e le destre unite dicono di voler perseguire.
Il Pd solo nel nostro campo... direi.
I 5S giurano sulla loro futura solitaria indipendenza..
Iv e Azione si accingono a seguirli... a giudicare dalle intenzioni proclamate sulle future elezioni regionali.
Come al solito anche nel campo non sovranista decideranno i rapporti di forza e la sensibilità popolare.

Lotta di classe

Ma guarda i corsi e i ricorsi...
Decenni di discussioni politologiche sull'irrilevanza delle classi sociali, sull'omologazione di tutti nella dimensione del cittadino consumatore e poi, tanto per stare terra terra, un complesso scolastico di Roma nord descrive minuziosamente la distribuzione geografica delle proprie classi in base alla origine sociale e quindi reddito- si presume - della famiglia d'origine.
Una classificazione degna di un manuale di sociologia: alunni extracomunitari, ceti medio bassi, ceti medio alti, alta borghesia.
Qui però, su quest'ultimo segmento, c'è una raffinata chicca: insieme ai rampolli dell'alta borghesia vengono parcheggiati anche i figli del loro personale di servizio: cuochi, badanti, colf, autisti ecc...
I figli del personale di servizio sono una variabile subordinata dei figli della classe super egemone.
Quale migliore conferma delle tesi di Luca Ricolfi nel bel libro recente "La società signorile di massa" ?
 
P.s.: abbastanza inutili i commenti, le critiche, lo sdegno, i riferimenti alla costituzione. Qualcuno ha pensato questo piano di distribuzione, qualcuno l'ha approvato, qualcuno l'ha scritto e diffuso.
Penso che quel qualcuno o quei qualcuni non dovrebbero lavorare nella scuola pubblica, nè a livello amministrativo, nè a livello docente, e che non basti un biasimo "culturale".
Allontanarli, renderli innocui, in qualche lontano e desolato angolo inutile della Pa.
 

Dibattito Dem, Warren e Sanders contro Biden su Obamacare

Questa mattina, verso le 4,30 vedo per caso in tv sulla Cnn l'ultimo confronto tra i candidati democratici degli USA.
Capisco perchè Obama ha scelto la Warren, progressista, concreta, in continuità con le sue riforme, chiara sul giudizio della lunga guerra americana in Medioriente.
C'è polemica ma anche amicizia tra i candidati, e anche il modo con cui la Warren contesta a Sanders un'affermazione sulla difficoltà ad avere una donna presidente degli Usa, ancora per motivi simbolici, non è astioso nè eccessivo, e Sanders è costretto, di fatto, a relativizzare quella sua affermazione e a ricordare che la Clinton, nel voto popolare, ebbe 3 milioni di voti in più di Trump.
Scopro che 36 milioni di americani hanno la ricetta del medico ma non riescono a comperare le medicine da banco per costi eccessivi.
Tutti i candidati democratici concordano sull'urgenza di diminuire i profitti delle grandi compagnie farmaceutiche e di consentire che almeno i farmaci salvavita siano alla disponibilità di tutti.
Biden considera irrealistico e onerosissimo per il bilancio federale la proposta di Sanders di un servizio sanitario universalistico su modello europeo.
Non ne fa una critica ideologica, ma di sostenibilità economica.
Biden, un pò diversamente dagli altri suoi competitori, ritiene che in Iraq debbano almeno restare le truppe speciali.
Affermazione un pò generica.
E' un confronto che mi è piaciuto tantissimo per la pacatezza, per la cultura tutto sommato unitaria tra i candidati, e la volontà di ognuno di portare alla massima unità e motivazione l'elettorato democratico.
Peccato che nel Pd non sia mai stato così.
Peccato che in Italia l'indice di inimicizia e di faziosità, pur retorica, sia così elevato.
Bel dibattito, questo trasmessoci dalla Cnn, nella notte italiana, ma temo che l'anti Trump davvero vincente ancora non sia in campo.
 

Ecco Bart!

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Salvare l'Europa: come uscire dal debito e dalla stagnazione

Venerdì 26 febbraio 2016
Sala Viglione, Palazzo Lascaris
Via Alfieri 15
Torino

Presiede: Magda Negri

Intervengono: Davide Gariglio, Mercedes Bresso, Alberto Majocchi, Enrico Morando

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Così come Syriza in Grecia non era il futuro profetico per la sinistra italiana, così non dobbiamo considerare che la sconfitta di Miliband in Inghilterra sia esattamente trasponibile nel dibattito della sinistra italiana. In Inghilterra ha pesato potentemente lo straordinario successo del partito nazionalista scozzese. Non facciamo equazioni troppo semplici. In Italia aspettiamo l’esito delle elezioni amministrative. Credo andranno bene, anche se peserà la disaffezione degli elettori vrso le elezioni locali. La formazione delle liste in Campania è il simbolo di un grave problema che si sta determinando nel PD: non basta imbarcare tutti per vincere. Bisogna vincere lealmente, con persone presentabili.

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