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Magda Negri

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Sveglia..ragazzi!

Dopo l' intervista di Renzi oggi sulla Stampa, vorrei poter dialogare con tanti compagni che hanno salutato la scissione dei renziani come un consensuale processo di divisione del lavoro.
Colpire uniti dopo aver lavorato su distinte fasce sociali..
No... la sfida è dichiarata e i tempi definiti...tre anni di tempo per svuotare il consenso del Pd e portare i nostri voti nel campo moderato e centrista.
Apprezzo l' estrema onestà nel dichiarare la sfida.
Apprezzo al tempo stesso quei riformisti e quei democratici che non lasceranno parassitare e indebolire il Pd,
Principale argine contro la destra in crescita.
Sveglia..ragazzi.
 

Siamo europei e dobbiamo fare la nostra parte

Per chi, come me, ha abbastanza anni per ricordarsi un pò di storia, il mondo contemporaneo si presenta pieno di incogniti sviluppi.
Non siamo del tutto attrezzati, anche come sinistra europea, a capire.
Servono nuove chiavi interpretative.
Possibile che nessun organo internazionale, e l Inghilterra in primis, non aiutino a trovare una soluzione di Hong Kong che corre diritto verso la tragedia..?
Non ci riguarda la lotta sociale ed etnica che si sta riaprendo in America Latina..che pensavamo avviata verso esiti di progresso dopo la notte delle dittature....?
Quanto durerà la ricostruzione degli stati in Siria e in Iraq e come sarà debellato il terrorismo dei jiadisti...?
Quanto peserà lo sviluppo demografico dell' Africa nei prossimi decenni..?
Dovremmo dare profondità politica ai nostri discorsi sulla globalizzazione, senza aspirare a teorie generali, ma non rinunciando a intervenire per nuovi equilibri mondiali.
Troppo presuntuosi..
Troppo ambiziosi?
No, siamo democratici e internazionalisti, siamo europei e dobbiamo fare la nostra parte.
 
 
 

Dal 2011 a oggi... in Iraq

Nel 2011 andai in missione in Libano come parlamentare della Commissione Difesa.
La situazione non era tranquilla, specialmente per il ruolo degli Hezbollah... ma la nostra presenza era ormai di lungo periodo, con rapporti strutturati e positivi con i sindaci e la popolazione.
Ciò nondimeno mi stupì l' eccezionale sistema di sicurezza con cui convivevano i nostri soldati.
Con km di spiaggia interdetta..posti di blocco..tunnel di sacchetti di sabbia armati di griglie di ferro come depositi di armi e merci.
Quindi immagino la grande e pericolosa esposizione degli incursori italiani in Iraq, che accompagnavano i soldati curdi.
Per quanto ipermoderno, nell'equipaggiamento il soldato del nostro tempo può morire su un ordigno improvvisato..messo anche da improvvisati terroristi.
Per fortuna non ci sono stati morti, nonostante le tragiche ferite.
Per questo sempre più si esiterà a mandare i boots on the ground e anche le azioni di formazione delle forze dell' ordine locali e le presenze militari internazionali di National building punteranno sempre di più sull' intelligence e sul potenziamento tecnologico.

I sabato mattina al Circolo 9...

Rigorosamente noi del circolo 9, alla mattina del sabato, discutiamo della modifica dello Statuto sul testo comparato preparato dal nostro presidente.
Gente seria per un partito serio.

Una rotonda sul mare.....

Avevo credo 13 anni o giù di lì quando la sua "Rotonda sul mare" accompagnava i miei primi lenti a Bordighera, sulla classica balera a Capo S. Ampelio..
I primi amori ... le cotte furenti... i ragazzi e le ragazze stranieri con cui ci si faceva compagnia d' estate..e quando andava bene ci si ritrovava l' anno dopo.
Per quante spiagge si sia girato dopo..nulla avrebbe eguagliato le sere d' estate in Liguria.
I sassolini fini e i ciottoli un pò più grandi, le sdraio di legno dove si aspettava la sera, che sarebbe stata lunga.
Mi sembra che si usassero vestiti rosa a quadretti e i bikini erano molto castigati..
In spiaggia si stava con orecchini e capelli a posto... si usava il frappe al caffè e sandali impegnativi.
Ricordi indelebili.
Grazie anche a una canzone semplice e struggente nella quale tutti potevano riconoscersi.
 

Scollamenti critici

Dal momento che per imperscrutabili motivi di bioritmo mi addormento alle 24 e mi sveglio come un gallo alle h 4 del mattino, ho passato ore a sentire tutti i commenti e le ricostruzioni sul caso Ilva.
E' chiarissimo che l' accordo era fragile, ma allo stesso modo è chiarissimo che gli abbiamo dato un calcio il 23 Ottobre, quando al Senato dopo, e in Commissione prima, il Pd e Iv... hanno votato l' emendamento Lezzi, per togliere lo scudo penale.
Classica buccia di banana.
Ho l' impressione che ci sia un grande scollamento tra il gruppo parlamentare e il gruppo dirigente nazionale del Pd.
Forse coincidono..
Forse sono in crisi entrambi.
Zingaretti deve prendersi sul serio.
Solo così e ora può davvero affermare la sua leadership nel Pd.
Deve dimostrare che la pistola sul tavolo non è scarica.
Cosi 2 anni fino alla elezione del nuovo Presidente della Repubblica non si dura.
Tutta la responsabilità tattica e strategica sta nelle mani di Zingaretti.
Porti tutti sull' orlo del burrone..e poi decida.
 

Bugiardi, bugiardi, bugiardi

Fantastica faccia di tolla di Salvini e Berlusconi, padri del decreto sulla impunità ambientale ad ArcelorMittal per l' Ilva di Taranto, e che ora accusano il governo di disastro sociale per la tragedia di un possibile licenziamento di massa a Taranto, che schianterebbe l' economia pugliese con gravi ripercussioni anche in Piemonte.
Nello stesso giorno lo Svimez denuncia che il Sud è entrato in recessione e i capitali o non arrivano o scappano.
Situazione gravissima.
Ma resta da capire perché questo governo ha lasciato immutato il decreto facendo gravare sui nuovi gestori i reati ambientali dei precedenti... favorendo il disimpegno della multinazionale.
Bugiardi ... mille volte bugiardi Salvini e Berlusconi... ma mille volte confusi quelli che non hanno cambiato l' errore iniziale.
Troppe eredità negative appesantiscono il nuovo governo.
O gli ultimatum di Zingaretti si concentrano sui problemi e riusciremo a farli valere, o le difficoltà aumenteranno per il Pd e per il governo.
Dario di Vico oggi sul Corriere della sera scrive un bell 'articolo che aiuta a capire.
 

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Salvare l'Europa: come uscire dal debito e dalla stagnazione

Venerdì 26 febbraio 2016
Sala Viglione, Palazzo Lascaris
Via Alfieri 15
Torino

Presiede: Magda Negri

Intervengono: Davide Gariglio, Mercedes Bresso, Alberto Majocchi, Enrico Morando

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Così come Syriza in Grecia non era il futuro profetico per la sinistra italiana, così non dobbiamo considerare che la sconfitta di Miliband in Inghilterra sia esattamente trasponibile nel dibattito della sinistra italiana. In Inghilterra ha pesato potentemente lo straordinario successo del partito nazionalista scozzese. Non facciamo equazioni troppo semplici. In Italia aspettiamo l’esito delle elezioni amministrative. Credo andranno bene, anche se peserà la disaffezione degli elettori vrso le elezioni locali. La formazione delle liste in Campania è il simbolo di un grave problema che si sta determinando nel PD: non basta imbarcare tutti per vincere. Bisogna vincere lealmente, con persone presentabili.

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