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Magda Negri

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LA VERA PARTITA TRA DESTRA E SINISTRA È SULL’EUROPA

LA VERA PARTITA TRA DESTRA E SINISTRA È SULL’EUROPA

Oggi su La Stampa, in prima pagina, leggo questo titolo: “Casa Pound offre l’aiuto a Salvini. La Lega non chiude. Obiettivo comune per un governo che ci porti fuori dall’Unione europea”.

E insistono chiedendo un governo sovranista.

Ecco cosa vuole la destra.

Anche i più moderati di questo campo chiedono “meno Europa”, e non solo in Italia.

L’obiettivo “più Europa” è quindi una netta e radicale contrapposizione alla destra.

Io rispetto tutte le opinioni e ognuno poi vota come crede. Ma definire di destra la lista “più Europa”, come si legge in alcuni commenti, è ridicolo. Non solo perché questa lista è componente essenziale della coalizione di centrosinistra, ma perché nella concreta situazione italiana ed europea la battaglia per portare più avanti l’integrazione e il rinnovamento dell’Europa è la base su cui la sinistra, in Italia e in Europa, può riprendere la sua iniziativa, e può riprenderla su tutti i terreni: per la costruzione di uno Stato sociale europeo, per una politica economica e fiscale comune (che, tra le altre cose, impedirebbe il trasferimento delle aziende nei paesi dove ci sono fiscalità e salari più convenienti ai padroni).

La Bonino, in questa campagna elettorale, è violentemente attaccata dai giornali di destra per le sue battaglie civili – divorzio, aborto, carceri, garantismo giudiziario. Ma ci sono persone che si considerano di sinistra e bollano la Bonino come di destra.

È un segno dei tempi che corrono.

Se poi si considera di destra una politica economica compatibile con l’esigenza di non fare crescere ma gradualmente ridurre il debito pubblico la cosa è preoccupante. E lo è non solo per l’economia italiana, ma soprattutto per le nuove generazioni, che si trovano questo fardello frenante nello sviluppo e nelle prospettive di lavoro.

Il fatto interessa anche l’Europa, basta leggere cosa è stato detto in questi giorni e cosa si farà, soprattutto per iniziativa della Francia e della Germania per affrontare i temi che riguardano alcuni paesi gravati da un debito pubblico pesante.

Discutiamo, quindi, ma facciamolo serenamente e ognuno poi, ripeto, decida come ritiene giusto votare. Ma lanciare slogan e appiccicare etichette a chi ha idee diverse non serve a nessuno.

27 febbraio 2018

Stavolta il torto non è dalla parte di Renzi

Commentando l'articolo dell'Huffington Post di ieri 27 febbraio:

http://www.huffingtonpost.it/lucia-annunziata/stavolta-il-torto-non-e-dalla-parte-di-renzi_a_23372144/?ncid=fcbklnkithpmg00000001

Non concordo, è stata una necessitata strategia di iniziative politica a due punte.
Ognuno ha esercitato l' influenza possibile e ognuno ha massimizzato il proprio messaggio.
Renzi, come capo politico, ha dovuto combattere - inevitabilmente sempre come tutti i capi politici - nel fango e nella polemica della quotidianeità.
Come tutti i capi politici.

 

"Se perdo non me ne vado"

Renzi ha detto: "Se perdo non me ne vado".
Espressione non felicissima secondo me.
Io avrei detto: "Non capisco il senso della sua domanda..siamo una squadra che lavora per assicurare al paese un futuro in Europa. Se perdo...mi rimetterò alle decisioni e alle valutazioni del partito"
Facile..no?!

Dal 2011 non esce un organico piano per i flussi di immigrati occupabili

Ero fermamente intenzionata ad assumere con regolare contratto come badante residente una signora equadoregna tuttora residente nel suo paese.
 
Lei era contentissima perché senza lavoro, con i figli ormai grandi e con la sorella a Torino da 18 anni.
 
Sono andata in Prefettura, in Questura, poi all' ufficio lavoratori stranieri della Cisl.
Tutti gentili e informatissimi sul decreto ingressi per i lavoratori extracomunitari apparso in Gazzetta Ufficiale del Gennaio 2018.
 
La Bossi-Fini che pur giustamente critichiamo è inapplicabile perché dal 2011 non esce un organico piano per i flussi di immigrati occupabili per lavoro dipendente strutturato.
Per il 2018 potranno entrare studenti, imprenditori, lavoratori stagionali per circa 30000 unità, con precedenza per alcuni già residenti in Italia..Argentini con discendenza italiana etc...
"L' anno prossimo?" ho chiesto.
"Dipende da chi vince le elezioni", aggiunge il funzionario della Cisl.
 
Ma dal 2011 governava sostanzialmente una coalizione comprendente il Pd.....
 
Ecco perché ha ragione Emma Bonino a chiedere una organica programmazione dei flussi immigratori per potenziare i canali legali.
 
Si può fare.

Ieri al mercato di Via Onorato Vigliani

La neve non arriva e mi dispiace.
Avevo sviluppato un attesa infantile per la giornata di oggi..
Non potrò essere al Lingotto perché come ogni domenica la badante non c'è e mia mamma non accetta figure sostitutive.
Basta abituarsi ma non è facilissimo.
Penso alla giornata di ieri con Corrado Anna e Carla al mercato che era di piazza Bengasi e che ora è spostato in Corso Onorato Vigliani.
Clima totalmente diverso rispetto a Borgo Filadelfia e Corso Spezia.
Passa anche il pulmino della federazione a renderci più visibili nella presenza e nel volantinaggio.
Niente da fare. Il clima è freddo e qualche volta ostile.
Sono molti gli anziani e anche i grandi anziani.
Pare che i provvedimenti come la 14 esima non riguardi nessuno di loro. Patiscono la sporcizia del quartiere la difficoltà ad avere integrazioni assistenziali dopo gravi traumi e malattie invalidanti.
Parlano linguaggi di solitudine, fatica fisica, impossibilità al rapporto con l'istituzione. Cercano riparo nei figli o nei parenti, se li hanno ancora.
Tranne qualche signora ultracombattiva, forte di esperienze e di lotte che ci apprezza, immeritatamente.
Come quella che trema reggendo il carrettino della spesa e non sa spiegarsi cosa sia questo nuovo male ..si fa aiutare in casa dalle amiche ..una stira .l'altra pulisce in po'.Quasi non vede più, vuole andare a votare ma teme di confondersi.
Le suggerisco di rivolgersi al figlio per il voto assistito.
Troppo tardi: mi dice"Cara, bisognava farlo prima".
Lei ci lascia con molta simpatia e dice che mai si sarebbe rivolta al figlio perché non deve sapere che la sua vista è tanto peggiorata.
Vuole viversi come ancora un po' di autonoma e non creare problemi a nessuno.
Meditare.

Nel corteo di ieri c'era l' Italia dei valori costituzionali

Trovo bellissime le parole di Carla Nespolo, che antifascismo è prendersi cura della memoria del mondo, e le osservazioni politiche di Gentiloni e Bersani che la piazza di ieri non era solo della sinistra e del centro sinistra.
Nel corteo di ieri c'era l' Italia dei valori costituzionali.
La memoria, la storia del paese, per non scivolare nell' indifferentismo politico che tutto travolge.
119 piazze che hanno manifestato al mondo la forza della democrazia italiana, la capacità delle nostre forze dell' ordine.
Complimenti al ministro Minniti.
Una cosa mi ha molto turbato. Io non sono religiosa ma vedere a Milano Salvini che sventola Vangelo e rosari non mi è sembrato una sgangherata imitazione degli americani ma una nuova oscenità, tutta italica.
Culturalmente violenta.
I governi non nascono dalle piazze, ma come dice oggi Gentiloni nelle piazze d'Italia si sono misurati i due scenari della società aperta e progressista e quello della chiusura rancorosa ..del ritorno al passato che non passa.
La scelta è tutta squadernata davanti agli elettori.
Vale la pena di lavorare fino all'ultimo.
Più il tempo passa più mi convinco che queste elezioni non sono uno stanco passaggio vreso un governo incerto, ma anche un confronto storico in un campo nuovo dopo la sconfitta del referendum.

Il sole dell' avvenire

Alle elezioni del 2008 erano presenti già Forza Nuova e Casa Pound.
Poche decine di migliaia di voti.
Nel 2013 solo Forza Nuova. Idem.
Come è potuto accadere che a 5 anni di distanza siano diventati poli catalizzatori e soggetti protagonisti di una offerta politica apertamente fascista razzista antieuropea ...tali da imporre una aperta reazione democratica che vivrà oggi in tante piazze italiane?
La risposta a questa domanda non è facile.
Occorrono molte analisi e molte risposte.
Ci sono molti rivoli e torrenti che ingrossano il fiume della nuova destra europea.
Personalmente ammetto un errore di sottovalutazione.
Dietro il generico termine di "populismo" non avevo visto in tempo l'anima nera che si infiltrava anche in forze politiche più tradizionali.
Per questo ringrazio Andrea Giorgis, Sergio Chiamparino, Gianni Cuperlo ed altri per la bella discussione politica svoltasi ieri sul libro "L' economia della felicità".
Non lo avevo ancora letto, nonostante il consiglio di molti.
Sembra sia una umanistica e razionale dimostrazione nella storia dell'Occidente, e non solo della compatibilità tra sviluppo tecnologico, sviluppo umano, dignità e felicità.
Il sole dell' avvenire.
Benissimo.

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Salvare l'Europa: come uscire dal debito e dalla stagnazione

Venerdì 26 febbraio 2016
Sala Viglione, Palazzo Lascaris
Via Alfieri 15
Torino

Presiede: Magda Negri

Intervengono: Davide Gariglio, Mercedes Bresso, Alberto Majocchi, Enrico Morando

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Così come Syriza in Grecia non era il futuro profetico per la sinistra italiana, così non dobbiamo considerare che la sconfitta di Miliband in Inghilterra sia esattamente trasponibile nel dibattito della sinistra italiana. In Inghilterra ha pesato potentemente lo straordinario successo del partito nazionalista scozzese. Non facciamo equazioni troppo semplici. In Italia aspettiamo l’esito delle elezioni amministrative. Credo andranno bene, anche se peserà la disaffezione degli elettori vrso le elezioni locali. La formazione delle liste in Campania è il simbolo di un grave problema che si sta determinando nel PD: non basta imbarcare tutti per vincere. Bisogna vincere lealmente, con persone presentabili.

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